Briatore e il Salento. Un’altra occasione persa per tacere

Il blog che racconta il Salento, i suoi fantastici luoghi, le tradizioni e gli eventi!

Briatore e il Salento. Un’altra occasione persa per tacere

Siamo a Otranto, una perla dell’adriatico. Il paese più a Est d’Italia. Ogni buon salentino conosce la sua storia, le spiagge, la Chiesa di Santa Maria dei Martiri, il Castello Aragonese o il Lago di Bauxite. Una meraviglia! E allora perché ci troviamo a parlare di Flavio Briatore e della sua ennesima uscita a vuoto?

Passano i giorni, l’apertura del Twiga di Briatore si avvicina (si parla di un’inaugurazione appena dopo le festività pasquali o al massimo entro i primi di giugno) e l’imprenditore è tornato alla carica con un’altra delle sue uscite a vuoto, degna del peggior portiere del peggior campionato di terza categoria.

Briatore e il twiga

Andiamo in ordine. A Otranto i lavori per la grande apertura sono in dirittura d’arrivo. Briatore ci ha messo la faccia (in tutti i sensi purtroppo!) e anche all’uscita dell’aeroporto di Brindisi ha piazzato un cartellone che annuncia l’imminente taglio del nastro. Benissimo, se ne sentiva la mancanza!

Oggi però non ci va di parlare della struttura del Twiga, delle sue caratteristiche e della sua filosofia. Sappiamo benissimo che il Flavione sa come far soldi, non dobbiamo mica insegnarglielo noi! Figuriamoci se ci mettiamo a sollevare dubbi sulla sua nuova macchina da guerra. Quella macchina che porterà finalmente (?) i ricchi giù da noi. Perché i ricchi amano il lusso, e nel Salento il lusso non c’è mai stato. Su questo per ora sorvoliamo…

Il dubbio che vogliamo sollevare, invece, e siamo certi di non essere gli unici, è il seguente:

Siamo sicuri che il Salento abbia bisogno di Briatore e del Twiga?

È vero che forse non ci sono strutture super lusso, ma ne abbiamo davvero bisogno? Il Salento deve fare i conti ogni giorno con tanti problemi, lo sappiamo. I trasporti non sono il massimo, gli stipendi sono bassi, facciamo fatica a trovare un lavoro stabile e spesso siamo costretti a emigrare (con la morte nel cuore). E tanto altro ancora.

Briatore nel SalentoMa negli anni, soprattutto in estate, non ci risulta che i “ricchi”, come li chiama il buon Flavio, abbiano evitato il Tacco come la peste. Fiorello, Madonna, Belen, Leo Messi, sono solo alcuni dei tanti vip che scelgono di concedersi una vacanza quaggiù, e di certo non lo fanno perché non possono permettersi un’alternativa migliore.

Chi glielo dice a Flavio che la gente viene nel Salento per rilassarsi, godersi il mare, i tramonti, la tranquillità e l’ospitalità della gente come noi?

Cosa gli fa pensare che vogliamo diventare l’imitazione di qualcosa che non ci appartiene?
Proprio ieri, Briatore, ospite della trasmissione “Cartabianca“, ha dichiarato:

Vivere con 1300 euro al mese? Impossibile. Quando sento che è così difficile esser lontano da casa per un ragazzo di 25 anni penso che sia incredibile. Ma cosa vuol dire il sacrificio di stare fuori casa? Andare a mangiare tutte le domeniche gli spaghetti con la nonna? Non capisco: allontanarsi dalla mamma, cosa vuol dire? Se mi si dice che 1300-1500 euro sono un traguardo, io non so come uno possa vivere con 1300 euro al mese sinceramente.

Queste poche parole ci hanno fatto riflettere un po’. È vero, in Salento non è tutto rose e fiori, ma lo sappiamo già, non abbiamo mica i prosciutti sugli occhi. Però forse una cosa, caro Flavio, vogliamo dirtela, tralasciando il tuo passato, l’evasione fiscale e la truffa allo Stato.

MA CHE NE SAI TU DI COSA SIGNIFICHI PER UN SALENTINO LASCIARE LA PROPRIA CASA, IL PROPRIO MARE, PER LAVORARE O PER STUDIARE FUORI?

COSA NE SAI DI COSA SI PROVA QUANDO SI AVVICINANO LE FERIE E TU, CALENDARIO ALLA MANO, CONTI QUANTI GIORNI, ORE E MINUTI TI SEPARANO DAL TUO RITORNO?

CHE NE SAI DEL “QUANTO TI FERMI?” O DEL “E MO QUANDO RIPARTI?”

Ma soprattutto… CHE NE VUOI SAPERE TU DEGLI SPAGHETTI DELLA NONNA? (e delle polpette, le sagne, le orecchiette e i minchiareddhi e tutto il resto…)

Come diceva quella pubblicità, caro mio, CI SONO COSE CHE NON SI POSSONO COMPRARE, per tutto il resto… C’è il Twiga!

 

 

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