Lettera a un amico in viaggio per la Puglia – Le parole di Andrea

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Lettera a un amico in viaggio per la Puglia – Le parole di Andrea

lettera a un amico

Da qualche giorno circola su Facebook la lettera a un amico in viaggio per la Puglia, scritta da Andrea, per raccontare il suo punto di vista sulla sua terra. Abbiamo deciso di condividerla con voi!

“Attento, la Puglia non scende a compromessi, o la odi o la ami follemente!”

Quanto c’è di vero in questa frase, tratta dalla lettera di Andrea? Chiedilo a un fuorisede che vive a Urbino, Torino, Milano o in qualunque altra città d’Italia. O peggio ancora, chiedilo a chi vive e lavora all’estero!

Sì, perché il salentino pur di lavorare e far mangiare la sua famiglia è disposto anche a spostarsi oltre il confine. E solo Dio sa quanto è difficile!

Salento da Scoprire nasce proprio con l’intento di raccontare il Salento in chiave romantica. Vogliamo far sentire i fuorisede un po’ meno distanti da casa, descrivere la nostra amata terra anche ai non salentini, cercando di offrire un servizio utile a chi viene in vacanza da noi.

Abbiamo già raccontato di quello che i salentini fuorisede non dicono, abbiamo cercato di far capire che non abbiamo scelto noi di nascere nel Salento, ma abbiamo solo avuto fortuna, anche se siamo fin da subito costretti a crescere prima del dovuto. Perché è vero, dove viviamo è il paradiso. Ma la vita è un’altra cosa e spesso bisogna fare i conti con il tempo e con il lavoro.

Eh già, arriva un punto nella vita di ogni ragazzo in cui si cresce e si è curiosi, si ha voglia di esplorare, di conoscere gente e culture nuove e una piccola città di provincia a volte offre ben poco sotto questo aspetto. È qui che inizia la voglia di esplorare, viaggiare e, magari, anche di lasciare la propria terra. Da grandi, invece, il bisogno di una stabilità economica ti può portare a emigrare contro la tua volontà. Ma il sogno di ritornare per sempre a casa è sempre lì al suo posto, non ti abbandonerà mai! 

Abbiamo trovato una lettera che circola su Facebook da un po’. Racconta perfettamente quello che ogni Salentino prova da adolescente e da adulto. L’ha scritta Andrea a un suo caro amico che gli ha chiesto il suo punto di vista sulla Puglia! 

Noi condividiamo al 100% il pensiero di Andrea. Lo abbiamo contattato, gli abbiamo chiesto il permesso di pubblicare la sua lettera. Lui è stato contentissimo. E allora… eccola qui! Buona lettura.

 

“Caro amico mio, mi hai chiesto di raccontarti dal mio punto di vista la Puglia.
È una strana regione, stretta e lunga, schiacciata tra due mari e abitata da gente che parla dialetti diversi a distanza​ di pochi isolati, e così grande e variegata che non la conosco abbastanza per poterla raccontare.
Posso però raccontarti come vedo e vedevo la mia terra, il Salento, anzi, l’estremo sud del Salento.
È lì che sono nato, il mio primo respiro aveva un sapore di salsedine dei venti dell’est.


Belli, anzi bellissimi sono stati i miei anni di infanzia in Puglia e pure l’ho odiata, non vedevo l’ora di scappare dalle sue grinfie.
Capisco, sei confuso, ma questa per gli occhi di un adolescente è una terra difficile, troppo lontana dai luoghi che sogni.
Terra che tradizioni antiche e religioni sono pane quotidiano, e fanno a botte con la curiosità di un ragazzo.
Terra senza fiumi, senza laghi, senza monti, ma circondata da un mare così salato che con la sua bellezza ti strega e ti rende prigioniero.
Paesaggi arsi, case troppo bianche, profumi troppo intensi, paesi troppo provinciali, sapori decisi e impastati della terra rossa che ti stuccano e ti fanno venir voglia di respirare aria di smog cittadino.
Il sole è potente, picchia forte, secca la bocca, spacca le labbra, ti fa vedere l’acqua fresca e dolce, ti illudi che sia vero, invece è solo un miraggio.


La gente salentina, troppo premurosa, troppo disponibile, troppo invadente per un ragazzo che ha voglia di sbagliare senza essere visto.
E infine il lavoro, caro amico qui l’argomento è serio. I soldi, le voglie, la passione, l’ambizione, la soddisfazione, la stabilità economica, l’equità sociale, sono parole che dimentichi e accetti la precarietà imposta, ed è per questo che sono scappato.
Oggi non sono piu un ragazzo e stare cosi lontano da lei me l’ha fatta vedere con occhi diversi.
Il vecchio odio si è trasformato in un profondo amore materno.
Si è cosi che la vedo, come una madre con cui ti sei scontrato, ci hai discusso, ti sei confrontato.
Ma sei uno dei suoi figli e non puoi non amarla, vedi in lei solo bellezza, soffri quando non la senti, ti arrabbi quando qualcuno la discrimina e faresti a botte per difenderla.


Ecco amico mio, questa è la mia terra, ed è giusto metterti in guardia.
Attento la Puglia non scende a compromessi, o la odi o la ami alla follia”. 

Dio benedica il Salento! (… e Andrea)

 

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